Filosofia produttiva
 

Prima di parlare di vigne e vigneti è necessario spiegare come e con cosa coltiviamo.

Da qualche anno abbiamo deciso di affidare la cura dei nostri vigneti a pratiche agronomiche ad elevata sostenibilità ambientale che stiamo introducendo con metodo e rigore, evitando scorciatoie o pratiche esoteriche, eseguendo prove accurate in territori che, per abitudine, esposizione e ventilazione, sono intrinsecamente resistenti ai patogeni ovvero naturalmente votati alla sostenibilità.

Nella sostanza la scelta più importante è stata l’eliminazione degli insetticidi-fungicidi tradizionali nella lotta contro la tignola e le malattie fungine (peronospora, oidio, botrytis), sostituiti da prodotti naturali. Nel primo caso con l’uso di sostanze che inducono alla confusione sessuale in modo da evitare/limitare la proliferazione degli insetti, nel secondo ricorrendo al solo rame ed olii essenziali di origine vegetale.

Per quanto riguarda la concimazione, stiamo affrontando la questione “concimazione chimica” e sua possibile sostituzione, recuperando due tecniche della tradizione agronomica, ossia la concimazione organica ed il sovescio, quest’ultimo in particolare. La tecnica del sovescio consiste nella seminazione e successivo reinterro di specifiche essenze erbacee, capaci di arricchire naturalmente il suolo (apporto di azoto) e armonizzarne gli squilibri, in particolare il rapporto magnesio/potassio, molto spesso critico nei nostri terreni di origine vulcanica. Allo scopo le specie vegetali maggiormente usate sono: Trifoglio Incarnato, Veccia Sativa e Loietto Italico.