24 agosto 2012
Un’altra vendemmia calda.
Probabilmente questa è la tendenza definitiva anche per i prossimi anni e noi vi ci dovremo adattare. Nulla di nuovo, da sempre l’agricoltore ha modificato ed adeguato il proprio lavoro “sul tempo/clima”.
Quest’anno abbiamo mantenuto i grappoli riparati limitando le operazioni in verde; i vigneti appaiono più disordinati, ma i frutti, coperti dalle foglie, hanno colori vivaci ed il succo è buono, molto dolce ma supportato ancora da buona acidità. Molto armonico.
Concimazioni organiche e sovescio sembrano aiutare molto in queste estati calde; meno richiesta idrica e maggiore omogeneità dei grappoli.
Questa è l’annata dei vigneti in altura. Le uve prodotte sopra i 300 mt promettono grandi qualità.
Questo conferma ancor più la scelta intrapresa negli ultimi anni.
In cantina: prima di tutto l’epoca di vendemmia, anticipata il giusto, al fine di mantenere freschezza acida ed aromatica.
Infine estrema cura per evitare ogni possibile perdita di freschezza a causa di anomalie fermentative, attività batteriche e ossidazioni.
Riuscire quest’anno ad estrarre intatte le pur elevate potenzialità dell’uva non sarà facile, ma probabilmente per questo più divertente.
Antonio Fattori