Con la fine degli anni 70 subentro io, l’ennesimo Antonio che, primo in una semplice famiglia di contadini veneti, potè studiare il mondo delle vigne e del vino.

Sin da ragazzino aspettavo la vendemmia: il mio ruolo, dopo scuola, era il controllo della diraspatrice marca “Garolla”.

Da allora non ho mai smesso di cercare, imparare, sperimentare. A volte sbagliando, ma sempre con l’obiettivo di unire innovazione e tradizione in ogni bottiglia.

I risultati raggiunti sono il frutto di un percorso che nel tempo mi ha fatto conoscere viticoltori in giro per il mondo, cercando sempre di imparare come “imprigionare” l’originale essenza del mio territorio (suolo/clima) nei miei vini. 

Tutto quello che sono riuscito a guadagnare in questo mezzo secolo l’ho investito nella cantina e per l’acquisizione di nuovi vigneti, allargando l’azienda nei territori che più mi attraevano: Valpolicella, sullo splendido pianoro del “Col de la Bastia”, nella DOC Lugana e nella DOC Friuli, senza mai dimenticare il Soave e il Durello delle mie origini, a quote sempre più alte, sul Monte Calvarina.

Ancora oggi, dopo tanti anni, ogni nuova vendemmia mi regala qualche notte di ansia e mi insegna cose nuove.

Questo mestiere non finisce mai di stupire. La cosa più importante è continuare a provare e sperimentare, con tenacia, umiltà ed un pò di pazienza.

Ora una nuova generazione, la quarta, si sta avvicinando e io provo, con un po’ di gelosa ritrosia, a trasmettere loro tutto ciò che ho imparato.